I quattordici fattori di rischio modificabili per la demenza, inclusi colesterolo LDL alto e problemi di vista.
Recenti ricerche scientifiche, come riportato da Fanpage.it, hanno identificato quattordici fattori di rischio modificabili che possono contribuire allo sviluppo della demenza.
Secondo la terza Commissione Lancet, guidata da esperti dell’University College London, è possibile che la metà dei casi di demenza potrebbe essere prevenuta o ritardata attraverso la gestione di questi fattori. Ecco quali sono.
I nuovi fattori di rischio per la demenza
Recentemente sono stati aggiunti due nuovi fattori di rischio alla lista precedentemente stabilita: alti livelli di colesterolo LDL e gravi problemi di vista non trattati in età avanzata.
Questi fattori si sommano ai già noti rischi di fumo, ipertensione, obesità, consumo eccessivo di alcol, inquinamento atmosferico, depressione e isolamento sociale.
In particolare, si è scoperto che livelli elevati di colesterolo LDL, conosciuto comunemente come “colesterolo cattivo”, a partire dai 40 anni, sono associati a circa il 7% dei casi di demenza. Parallelamente, la perdita della vista in età avanzata contribuisce al 2% dei casi.
Queste nuove scoperte suggeriscono che monitorare e trattare condizioni come l’ipercolesterolemia e i disturbi visivi potrebbe avere un impatto significativo sulla prevenzione della demenza.
L’importanza della prevenzioni
Con l’aumento dell’aspettativa di vita e il conseguente invecchiamento della popolazione, si prevede un incremento significativo dei casi di demenza nei prossimi decenni.
Gli esperti stimano che entro il 2050 il numero di persone affette potrebbe superare i 150 milioni, triplicando i casi attuali. Questo scenario rende urgente l’adozione di misure preventive efficaci.
La Commissione Lancet ha delineato un quadro chiaro: se si riuscisse a intervenire su tutti e 14 i fattori di rischio modificabili, si potrebbe potenzialmente prevenire quasi la metà dei casi di demenza.
Questa previsione apre la strada a nuove ricerche e politiche sanitarie mirate alla prevenzione. Ad esempio, promuovere una dieta equilibrata, l’esercizio fisico regolare e la gestione delle malattie croniche sono tutti aspetti cruciali per ridurre il rischio di sviluppare demenza.